Il Cantiano espugna il Diana, con un gol al 94’ minuto, per il 2 a 1 finale. Seconda sconfitta interna, dopo quella con il Villa Musone e terza sconfitta consecutiva per l’Osimana di Mr. Mancini. Numeri impietosi, che, seppur andando oltre ogni demerito possibile, non lasciano scampo che ad una pronta e necessaria reazione. Primo tempo non brillante, ma, portato a termine sul vantaggio del bel gol realizzato da Gorini, con un preciso colpo di testa. Nella ripresa, l’Osimana sembra controllare agevolmente, con una manovra più disinvolta, anche grazie allo sbilanciamento del Cantiano, proteso alla ricerca del pareggio. La sensazione, era quella di un più probabile raddoppio, sulle ripartenze che si prospettavano, che quella di un’inverosimile pareggio ospite, che purtroppo arriva, sull’ennesimo torto arbitrale. Contrasto Ristè-avversario, ambedue con gamba alta, giudicata da fallo per il giallorosso e spostata di un metro abbondante  dentro l’area, solo dall’arbitro, a decretare il rigore. Pesce intuisce, ma sfiora solamente il pallone che si insacca per l’uno a uno. L’Osimana, reagisce e costringe gli ospiti a difendere la propria porta in massa. A conferma del momento no, le due parate “miracolo” dell’estremo difensore ospite, prima sulla punizione di Morganti e poi sulla girata di Marziani da centro area. Ciliegina sulla torta, l’estemporaneo contropiede ospite al 94’, con il gol, bello, del neo entrato giocatore del Cantiano. Si può parlare dell’arbitro (una costante), della sfortuna, dei meriti, ma per far punti ci vuole ben altro.

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