“L’HO VISTA COSI’” : di Carlo  Nardi

Brutta battuta d’arresto per l’Osimana che risente delle scorie fisiche e psicologiche della beffa del derby e cade senza tanti complimenti sul campo di un Loreto ben attrezzato e ben messo in campo. La situazione che Mr. Mobili deve gestire non è semplice perché gli infortuni più o meno gravi condizionano scelte e forzano i ruoli in campo. L’allarme difesa è ormai conclamato con Bergamini e Baro infortunati di lungo corso ai quali si è aggiunto Iannacci che ne avrà per qualche settimana. Micucci si sta dannando l’anima in un ruolo che non esita ad interpretare per dedizione e professionalità da rimarcare, ma toglie così al centrocampo una colonna sia in fase di copertura che di ripartenza. Fatto sta che il Mister deve forzatamente ricorre a tantissimi giovani che non difettano di impegno, ma che certamente pagano dazio di fronte all’esperienza di collaudati marpioni del calibro Degano e Spagna. Insomma l’1 a 3 maturato a Loreto non è in discussione anche se rammarica l’aver chiuso il primo tempo in vantaggio grazie ad un rigore procuratori da Ferri, atterrato su una personale azione di sfondamento, e trasformato da Dell’Aquila al 28’. Al rientro dagli spogliatoi il crollo verticale con tre gol segnati dai locali nel giro di 11 minuti, dal 3’ all’14’: prima Pigliacampo, lasciato colpevolmente solo dalla retroguardia giallorossa, batte a rete un perfetto cross dalla sinistra di Paniconi; poi Massei, da medesima posizione ribadisce in rete una palla ‘morta’ da calcio d’angolo; infine Spagna viene imbeccato da Degano e trafigge un incolpevole Pesce in uscita. Il valido portiere giallorosso, oltre che protagonista di un paio di interventi importanti, trova il tempo anche di esaltarsi respingendo un tiro dagli undici metri di Degano per fallo di Micucci su Spagna. Nella seconda parte del secondo tempo i locali si limitano a controllare le sterili offensive di un’Osimana che solo dopo il doppio svantaggio trova la grinta per ributtarsi in avanti, con conclusioni effimere, spesso imprecise e mai pericolose. Tre a uno e tutti a casa a leccarsi le ferite e a cercare di ritrovare al più presto una ottimale condizione fisica e mentale. Nulla di grave o di drammatico se la si considera come un utile bagno di umiltà, visto che si è solo all’inizio di un campionati molto impegnativo e pieno di concorrenti assai agguerrite. Da elogiare il comportamento dei tifosi che hanno capito il momento non felice e non hanno esitato a sostenere i propri beniamini fino al novantesimo.

Carlo Nardi   

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