“L’HO VISTA COSI'” : di Carlo  Nardi

Non vi dirò della cronaca della partita perché di quella leggerete tutti i dettagli nelle testate locali, massicciamente presenti in un Diana versione ‘Stadium’ con tanto di buffet in tribuna. Non vi dirò di formazioni, schemi, marcatori e sostituzioni, perché oggi quello che contava era ‘esserci’ e Osimo c’era. Massiccia la risposta dei tifosi di fronte all’organizzatissimo tifo avversario, tanto che allo strepitoso pareggio di Pasquini l’urlo di Diana ha surclassato l’ammutolita tifoseria ospite. Vi dirò invece che si può anche perdere una partita così, a due tre centimetri da quel traguardo che, ad un certo momento del secondo tempo, poteva sembrare anche un risultato stretto per i giallorossi, autori di una reazione feroce dopo il vantaggio Dorico. Vi dirò che fa male ma che, nonostante la sconfitta, c’è tanto di buono nella coraggiosa prestazione di undici (poi diventati sedici) ragazzi che hanno buttato il cuore oltre l’ostacolo e che hanno costretto la quotatissima avversaria ad un imbarazzante secondo tempo. Mobili oltre che aver preparato bene i ragazzi dal punto di vista fisico, li ha anche attrezzati mentalmente. Ne è la dimostrazione l’approccio della prima mezz’ora del primo tempo. Superare l’emozione di un palcoscenico inusuale per molti dei nostri, che registravano importanti defezioni, è stata prova di maturità che fa ben sperare. Recuperare un gol subito su rigore e mettere alle corde l’avversario, perché questo si è visto per oltre metà del secondo tempo, rimarca una caratura fisica e mentale da sottolineare e questo è quello che più conta in un sabato perfetto fino a tre minuti dalla fine quando il guardalinee sorprende tutti, compreso l’arbitro, (che troppo spesso dimentica il fischietto), e decide di spostare le sorti dell’incontro a favore degli ospiti. La partita è stata bella, intensa e vibrante e la cornice di pubblico non ha fatto altro che renderla ancora più godibile. Primo tempo a favore dell’Anconitana che vede spegnere ogni sua velleità tra le braccia di un sempre attentissimo Francesco Pesce il quale addirittura si supera in uscita su Ruibal Ocampos proprio allo scadere dei primi 45 di gioco. L’Osimana scende in campo attenta e guardinga, disposta anche a subire e tentare di ripartire in contropiede. L’Ancona preme e si rende più pericolosa, ma i nostri arrivano più volte dalle parti del portiere ospite, senza tuttavia la necessaria convinzione. Nella ripresa ancora i Dorici a premere e su una veloce triangolazione Risté stende Ruibal: rigore battuto di precisione da Trombetta e vantaggio ospite.

Qui viene fuori il carattere dell’Osimana che non si disunisce e trova il pari con splendida azione innescata da un recupero di Dell’Aquila e concretizzata da un Pasquini versione Douglas Costa, vera spina nel fianco nella macchinosa difesa ospite. L’Osimana domina e prende molte punizioni da posizioni allettanti, ma questo è l’unico appunto che si può avanzare, perché le conclusioni sono sempre troppo telefonate e facile preda del portiere ospite. Il risultato di pareggio sembra il più giusto, ma così non è, anche se non sarà certo una bandierina alzata al momento sbagliato a sminuire l’ottima prova dei locali. Ora l’importante sarà mantenere la stessa cattiveria e concentrazione anche nei prossimi impegni anche se  il Mister saprà recuperare un gruppo che ha speso molto sia fisicamente che mentalmente.

Carlo Nardi

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