IO L’HO VISTA COSI’: DI CARLO NARDI

“All’inferno e ritorno!” Questo il titolo del match-thriller andato in onda sabato al Diana tra Osimana e Marzocca. Ed all’inferno rischiavano di andarci i ‘nostri’ quando hanno visto materializzarsi la terza sconfitta consecutiva con il terzo rigore consecutivo a sfavore, ed anche questa faccenda merita una riflessione. Correva, guarda caso, il 17’ della ripresa quando, dopo un pasticcio in uscita, Mattia Re stendeva Pianelli, vera spina nel fianco per la difesa locale. Moschini trasformava spiazzando Pesce ed il baratro dell’inferno si spalancava di fronte ai giallorossi che, dopo un buon avvio, avevano perso un po’ di smalto e concesso troppo campo all’Olimpia. Infatti fino al 35’ del primo tempo, minuto del pari ospite, in campo c’era stata solo l’Osimana che non aveva strabiliato, ma aveva marcato una netta superiorità sia nel possesso palla che nelle conclusioni a rete con Castorina al 13’, con il bel gol di Cerbone al 15’, con una punizione di Ferri al 20’ e con un contropiede di Pasquini che sfiorava il raddoppio al 33’. Poi come un fulmine a ciel sereno il pareggio di Pianelli con un tiro da fuori area, non potente ma ben piazzato, che si infilava alla sinistra di Pesce. Si andava al riposo sul pari, ma con la netta sensazione che qualcosa non stesse girando per il verso giusto ed il Mister, che di calcio ne mastica, se ne accorgeva tanto che nella ripresa rimescolava le carte ed a arretrava Castorina sull’out di sinistra , spostando Risté da terzino sinistro al suo ruolo naturale in mediana. Infatti l’Osimana era scesa in campo con l’ormai tradizionale 4-2-3-1 con Re, Montesi, Micucci e Risté in difesa davanti a Pesce; Ferri e Castorina a centrocampo coadiuvati all’occorrenza da Streccioni e  Pasquini e con Dell’Aquila a destreggiarsi sulla trequarti a supporto dell’avanzatissimo Cerbone. Anche se il Mister in settimana ha detto che non cerca alibi, non si può non rimarcare lo stato di emergenza in cui si trova ad agire ed a gestire ragazzi spesso esordienti ed al primo impatto con la dura realtà della ‘Promozione’. Mettere Micucci e Risté in difesa è un lusso che l’Osimana non può permettersi, ma se hai fuori Iannacci, Bergamini e Baro, questa è la situazione e allora non resta che pedalare. Il Mister in settimana aveva anche detto che i ragazzi avrebbero lottato fino alla fine contro tutti ed anche questa promessa è stata mantenuta. Infatti appena subìto lo svantaggio Mobili non si rassegna e sostituisce Re, infortunatosi dopo l’azione che ha causato il rigore, con Madonna per riprendere in mano il bandolo del gioco e ricominciare a macinare opportunità. Ed effettivamente la partita cambia: gli ospiti si siedono e l’Osimana si fa subito pericolosa con Cerbone con il portiere che para in due tempi. Subito dopo Pasquini, in versione derby, si invola sulla sinistra salta due avversari e mette un cross perfetto per Dell’Aquila che insacca perentorio di testa. Il rigurgito di orgoglio degli ospiti non tarda e porta ancora Pianelli a sfiorare di nuovo il vantaggio con un potente diagonale da due passi sul quale un reattivissimo Pesce si supera. Una mazzata per il Marzocca che piano piano si affievolisce va in confusione con distrazioni difensive sulle quali Cerbone si avventa come falco sulla preda: prima ribadendo a rete una punizione bomba di Ferri mal gestita dalla difesa ospite, poi  prendendosi il lusso di calciare in ‘no look’ verso la porta avversaria dai trenta metri, dopo che l’estremo ospite era uscito dall’area in vena di spericolate disavventure. Bellissima e sintomatica l’esultanza del bomber che in entrambe le occasioni corre ad abbracciare il Mister a rimarcare una profonda stima ed unione di intenti. Cerbone si porta a casa il pallone del match per la tripletta, ma non possiamo dimenticare la prestazione gladiatoria di Dell’Aquila che, pur costantemente pressato, gioca mille palloni sempre con lucidità. Seppur non impegnatissimo non si può non sottolineare neanche la salvifica parata di Pesce su Pianelli ad evitare il nuovo vantaggio ospite. Nel finale esce anche Montesi, acciaccato, sostituito da Paccamicci, con Risté che torna in mezzo alla difesa. Si arriva al fischio finale senza altri patemi d’animo e con il Marzocca in dieci per l’espulsione di Pianelli che macchia nel finale la sua bellissima prova con un inutile fallo su Ferri

L’inferno può quindi attendere e l’Osimana si rimette di nuovo in corsa mantenendo le promesse del Mister.

Carlo Nardi

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