LE INTERVISTE DI CARLO NARDI

‘Pedro’ Petrini, da Cabrini a Gentile…con furore!

Piero Petrini, detto ‘Pedro’, filottranese, classe 1957, terzino di quelli ‘di una volta’. I tifosi giallorossi se lo ricordano bene e probabilmente se lo ricordano anche i tanti attaccanti avversari che finivano nelle sue grinfie e di rado ne uscivano intonsi.

‘Pedro ‘ nasceva terzino di fascia negli anni in cui Cabrini inventava un ruolo misto ancora poco compreso dai tecnici italiani. Nacque ‘Cabrini’, ma sbocciò ‘Gentile’ nel senso che…ma lasciamo che sia lui a raccontarlo.

Indimenticabile ‘Pedro’, che effetto ti fa sapere che sabato si giocherà di nuovo il Derby Osimana – Anconitana?

Emozionante, soprattutto se ripenso ai derby vissuti nei meravigliosi anni di militanza ‘Giallorossa’. Arrivai a 18 anni, con Mister Luzi e rimasi qua per altri 7 con ricordi e sensazioni sportive ed umane, irripetibili.

Terzino di fascia con propensione all’attacco, alla Cabrini, ma poi?

Sì, quello era il mio posto in campo agli albori di un’interpretazione di un ruolo che poi avrebbe trovato pieno compimento nei decenni successivi. Poi Di Giacomo da ‘Cabrini’, mi trasformò in ‘Gentile’, e mi presi cura di fior di attaccanti. Io di solito marcavo la seconda punta avversaria, ma a volte anche la prima.

Che ricordi hai del Derby che torna ad Osimo dopo 37 anni?

Intensi, indelebili, forti. Spesso mi è toccato marcare Zandegù ed erano bei duelli. Lui era veloce, ma il sottoscritto si faceva rispettare. Ricordo poi la tensione nervosa che già da un mese prima, attanagliava l’ambiente. Eravamo tiratissimi e più di tutti lo era Claudio Ceppi, che addirittura prima del match stava male fisicamente. Ci tenevamo tanto a fare bella figura contro l’Anconitana. Inoltre le tante radio locali ci assillavano ed eravamo posti costantemente sotto pressione anche dai ‘media’. Insomma un evento che è bello aver vissuto da protagonista.

E tu protagonista lo sei stato visto che segnasti il primo gol dell’Osimana in Serie D.

Esatto. Contro il Carpi. Quel giorno marcai niente meno che Salvatore Bagni, che allora giocava attaccante. Ebbi anche il tempo di insaccare di testa un preciso cross da calcio d’angolo battuto da Mannino. Giornata indimenticabile, come spero lo sia per l’Osimana quella di Sabato, anche se l’Anconitana è squadra attrezzata e di livello.

Ancora qualcosa sui derby passati?

La cornice di pubblico con tifo corretto, goliardico tra sfottò e qualche accenno di scaramuccia, ma niente di che. Un clima che finiva al novantesimo e che ricordo con nostalgia.

Grazie ‘Pedro’ per la tua testimonianza e grazie soprattutto per l’attaccamento ai colori che ancora oggi traspare dalla tua disponibilità e dalla passione che ancora dimostri. Che tu sia ‘Cabrini’ o ‘Gentile’ sarai sempre nei nostri cuori.

Carlo Nardi

 

 

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