Mobili :”E’ il tempo dell’equilibrio e della responsabilità”

Il clima surreale che ha gettato l’Italia nell’incertezza più totale, sta colpendo come ovvio anche il calcio dilettantistico, alle prese con dubbi ed insicurezze che appesantiscono l’atmosfera di ogni consesso sportivo, perché non si hanno ancora lumi sul futuro.

In questa situazione sospesa si trova anche l’Osimana che cerca di sfruttare il momento per ricompattare le fila dopo gli infortuni e prepararsi a quello che si spera sarà il rush finale della stagione.

Di questo abbiamo parlato con Mister Mobili che si trova a gestire una situazione nuova per tutti, dove le finalità sportive devono per forza collimare con quelle logistiche e di precauzione legate al particolare momento.

“E’ il momento dell’equilibrio e della responsabilità – attacca il Mister – Dobbiamo rimanere concentrati ed usare il buon senso perché la situazione è strana, direi seria e quindi ripeto, responsabilità, equilibrio e buon senso sono gli ingredienti indispensabili per oltrepassare le difficoltà.”

Come vi state muovendo in termini di allenamenti? Quali sono le precauzioni?

Si cerca di evitare lo spogliatoio, per quanto possibile, è ovvio. Si lavora parecchio fuori in un clima comunque positivo e molto partecipato”

Che notizie si hanno in merito al prosieguo della stagione?

Per ora siamo fermi. Credo verrà presa in considerazione la possibilità di disputare incontri a porte chiuse, ma ancora non si hanno certezze. Attendiamo lumi ed intanto andiamo avanti con gli allenamenti.

Una sosta così lunga è difficile da gestire…

Diciamo che è una situazione strana. Bisogna stare sul pezzo e mantenere la concentrazione Tuttavia vale per tutti, quindi non può essere un alibi. Il lato buono della questione è che abbiamo recuperato sia Risté che Dell’Aquila e quindi riprenderemo a ranghi completi. .

E sarebbe bello sapere quando, aggiungiamo noi, perché comunque giocare a porte chiuse è brutto, ma significherebbe restituire, almeno in parte, normalità in un momento difficile per tutti.

Carlo Nardi

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