Davanti a ben 79 paganti, l’Osimana perde l’imbattibilità stagionale con il Marotta-Mondolfo, dopo la sconfitta di mercoledì in Coppa ad opera della Vigor Castelfidardo. Un periodo non certamente brillante, ma le prestazioni non rispecchiano certamente l’andamento dei risultati. I ragazzi di Mr. Mobili hanno dettato tempi e predominio, andando diverse volte vicini alla rete e senza dare mai alcuna sensazione di poter subire un gol, tant’è che Chiodini non ha effettuato alcuna parata, se non nel finale in cui la squadra si è riversata in attacco esponendosi al contropiede ospite. Sia chiaro che il Mondolfo-Marotta, squadra quadrata e di livello, esce con merito dal Diana, ma i 3 punti sono un premio diciamo generoso. È altresì chiaro che qualcosa va registrato, perché troppo spesso viene poco concretizzata la supremazia territoriale e tecnica. L’Osimana comincia subito bene, al 5’ con Andreucci, anche oggi uno dei migliori, che si presenta a tu per tu con il portiere avversario ma spara alto. Poi è il turno di Madonna di testa e Proesmans dal limite ad impegnare il portiere ospite. Palla invitante per Alessandroni che a tu per tu con il portiere, tenta di aggirarlo ma viene anticipato. Sul finale del tempo, l’occasione più grossa sempre con Alessandroni che sottomisura incorna a colpo sicuro, angolando troppo la traiettoria e palla a lambire il palo. Nella ripresa, stesso canovaccio con le occasioni importanti capitate ad Alessandroni che prima spara a lato da posizione invitante e poi colpisce il palo dopo una bella incursione sulla destra. A 10’ dal termine, quello che non ti aspetti, con il doppio giallo a Proesmans nel giro di pochi minuti e sulla punizione susseguente, Cordella anticipa l’intera difesa dell’Osimana ed insacca di testa, gelando i pochi affezionati presenti. Il finale è un’arrembaggio, purtroppo vano. Il triplice fischio finale sancisce la prima sconfitta stagionale della squadra, che viene però applaudita dagli ultras. La prima considerazione è comunque che c’è ancora molto da lavorare, senza frenesie o ansie, ma più di qualcosa va registrato, la seconda, forse la più amara è che,  una squadra definita da tutti una vera corazzata, prima in classifica dopo 7 giornate con 4 punti sulla seconda e 6 sulle terze, gioca davanti a 79 paganti una gara importante nel proprio stadio, qualcosa non va, o perlomeno, la famosa frase che circola, secondo cui la squadra di un paese di 35.000 abitanti non può fare la Promozione , perde di tutti i valori. Poi, se dopo 2 anni, non abbiamo uno Stadio abilitato all’ingresso del pubblico, non possiamo certo biasimare l’Amministrazione che cura l’interesse dei molti, gestendo le minoranze. Amaro ma reale e certificato.

Di admin