Storia

La società nasce nell’ottobre del 1922 per iniziativa di un folto gruppo di appassionati. Nei primi anni la squadra non partecipa a campionati federali limitandosi a giocare amichevoli con le altre squadre marchigiane. Dalla metà del decennio incomincia a partecipare a campionati regionali.

Fino alla metà degli anni settanta la squadra gioca in categorie dilettantistiche con qualche apparizione in Promozione.

Nella stagione 1974-1975 vince il campionato di Promozione e approda in IV Serie. La stagione successiva arriva 6ª nel girone D e nell’annata 1976-1977 arriva 7ª.

La stagione della svolta è il 1977-1978 dove la squadra arriva 4ª a 40 punti insieme all’Anconitana, il che rende necessario uno spareggio per poter decidere quale delle due venga promossa nella neonata Serie C2. Esso venne giocato il 28 maggio 1978 allo Stadio Helvia Recina di Macerata e la partita finì 0-0 anche dopo i tempi supplementari; pertanto si ricorse al lancio della monetina che premiò l’Osimana. Il primo campionato di serie C2 si rivela molto positivo, in quanto la squadra arriva a giocarsi il salto di categoria a Francavilla, dove sarebbe bastato un pareggio che però non arriva.

In seguito la squadra partecipa per altre cinque stagioni in Serie C2, disputando alcuni derby marchigiani con Anconitana, Jesina, Fano, Vis Pesaro, Maceratese e Civitanovese, e altre partite con squadre blasonate come Venezia e Padova.

Dal 1984 seguono poi, in altrettanti cinque anni, due retrocessioni fino al ritorno in Promozione. Nel 1991 l’Osimana perde lo spareggio per l’accesso in Serie D, disputato a Falconara, con la Vigor Senigallia per 4-1; la squadra giallorossa viene dunque ammessa alla neonata Eccellenza Marche, massimo campionato regionale. Per il ritorno in serie D l’Osimana dovrà attendere tre stagioni, quando nel campionato 1993-1994 la squadra centra l’accesso ai play-off. Con questi ultimi, giocati in Lucania, la squadra torna nel massimo campionato dilettantistico nazionale. Nella stagione 1994-1995 si salva dopo aver vinto lo spareggio-salvezza con il Penne, ma la stagione dopo retrocede in Eccellenza.

Dal 1996 arrivano cinque retrocessioni consecutive (record negativo) e la squadra si ritrova in Terza Categoria. Nel 2004 la società si fonde con l’Osimo 99, altra società calcistica cittadina costituita nel 1999, al fine di riportare il calcio osimano ai successi raggiunti in passato.

Nella stagione 2006-2007 la squadra vince il girone B di Promozione marchigiana dopo un testa a testa fino a due giornate dal termine con l’Olimpia Ostra Vetere, e ritorna in Eccellenza dopo dieci anni dall’ultima apparizione. La prima stagione raggiunge subito i play-off regionali, persi tuttavia con la Cingolana in semifinale. Nel 2008-2009 riesce ad evitare i play-out invece grazie alla classifica avulsa ai danni di Urbania e Vigor Senigallia. Nella stagione 2009-2010 vengono subito ottenuti scarsi risultati, che anche dopo l’esonero dell’allenatore Senigagliesi, poi richiamato, non migliorano fino alla fine del campionato. La squadra disputa e perde i play-out con la Castelfrettese ritornando in Promozione.

L’anno successivo, sotto la guida di mister Davide Finocchi, si salva a due giornate dalla fine, e il tecnico anconetano viene riconfermato per la stagione 2011-2012. La sua avventura termina dopo dodici giornate, e viene sostituito dall’ex calciatore dell’Ancona, Stefano Fontana, che non porta i risultati sperati dalla società che lo esonera a sette giornate dal termine, richiamando sulla panchina giallorossa Davide Finocchi. La vittoria all’ultima giornata ad Offagna e i 46 punti ottenuti non bastano per evitare i play-out, nei quali incontra la Vadese che vince e condanna i giallorossi al ritorno in Prima Categoria.

Nell’estate 2012 Andrea Falcetelli cede la società alla cordata guidata da Andrea Accorroni che diventa il nuovo proprietario della società giallorossa, nominando Marco Mantini come direttore sportivo e Fabio Paoletti come allenatore. Anche la squadra viene cambiata in gran parte, inserendo in rosa giocatori come Davide Tedoldi e Davide Faieta che hanno calcato i campi di Serie B e Serie C1. Dopo la sconfitta con il San Biagio alla 19ª giornata Paoletti si dimette e la società decide di sostituirlo con Tedoldi, che così ricopre il doppio ruolo di giocatore e allenatore. La stagione si rivela però ancora una volta deludente perché la squadra non riesce a centrare i play-off.

La stagione 2013-2014 vede la squadra giallorossa presentarsi al campionato con la squadra interamente composta dai giovani del settore giovanile, con la riconferma in panchina di Davide Tedoldi. L’inizio del campionato è scadente, con la squadra che dopo 3 partite è ancora ferma a 0 punti. Successivamente alla campagna acquisti, in cui arriva il trequartista Mastri, la squadra ottiene risultati migliori, arrivando anche a due punti dalla vetta della classifica a dieci giornate dal termine del campionato. Tuttavia a fine campionato la squadra giallorossa non riesce ad ottenere l’accesso ai play-off. Esaltante è la stagione successiva con l’Osimana che arriva terza e agguanta dopo 7 anni i playoff dove sotto un tifo da categorie superiori batte al Diana 2-0 il Miciulli Senigallia ma perde la finale 1-0 contro il Villa Musone sul neutro di Recanati dove i 400 e oltre tifosi giallorossi non bastano a far tornare la squadra in Promozione, che arriverà poi grazie ad un’estate lunga e calda grazie alle sentenze delle serie superiori che a catena riportano proprio i senzatesta dopo 3 anni di inferno in una categoria più dignitosa alla sua storia calcistica. In promozione la squadra giallorossa disputa un campionato costellato da alti e bassi con un girone di andata eccellente viste le premesse iniziali di una salvezza tranquilla riuscendo anche ad arrivare in testa per una giornata e restare in zona playoff fino a metà febbraio per poi sprecare tutto nelle ultime 10 giornate quando a causa di infortuni e di un calo fisico raccoglie appena 5 punti e vede sfumarsi un traguardo che poteva essere alla portata ad un certo punto del campionato chiudendo comunque i giochi salvezza con largo anticipo. Nelle successive tre annate nonostante le premesse iniziali e discrete squadre non riesce a raggiungere i playoff che la società e la tifoseria avrebbero meritato salvandosi però sempre con largo anticipo.