L’Osimana non espugna il Diana e rimanda ancora l’appuntamento con la vittoria interna, sconosciuta in questa stagione. Tante le attenuanti in questa prima parte di campionato, non ultima, l’ottimo avversario di turno, ma il dato rimane inconfutabile. Eppure, ancora una volta, non si può parlare di una brutta prestazione, anzi, tutt’altro, condita da due capolavori nella realizzazione delle reti e da 3 interventi davvero importanti, del portiere Pesce. Guardando il bicchiere mezzo pieno, si può dire che, il talento non manca in questa rosa, ma d’altra parte, risulta evidente, la mancanza di aggressività, cattiveria agonistica ed attenzione, che penalizza oltremodo, quanto costruito faticosamente. Urge trovare rimedio, perché di cosa rimediabile si tratta. La cronaca di ieri, parla di una squadra schierata con il solito Pesce tra i pali. Il ritorno di Baro nella linea difensiva, al fianco di Postacchini e Montesi. Gregorini e Castorina a presidiare le fasce. Morganti e lo strepitoso Ferri in mezzo al campo, con Gorini e Sabbatini (la perla del gol a suggellare un’altra ottima prestazione) ad innescare Marziani. Nella ripresa, spazio a Ripa, al rientro dopo un lungo stop, al posto di Gorini e Leonardi per Castorina. L’Osimana parte bene, ma rischia di pagare a caro prezzo, l’ennesima leggerezza difensiva, che non costa cara, solo grazie alla deviazione di Pesce, bravo a deviare sul palo un tiro a botta sicura dell’attaccante ospite. Prima del gol giallorosso, ad opera di Sabbatini, strepitoso nel dribblare 2 avversari e scagliare un bolide di sinistro, sul primo palo, dai 25 metri, un grande intervento del portiere ospite, a salvare la propria porta su inzuccata di Marziani. Neanche il tempo di gioire ed ecco, che tutta la leggerezza dell’essere, serio guaio dei ragazzi di Mancini, si manifesta nella sua forma assoluta. Palla vagante al centro di 4 giocatori giallorossi, vera gioia per il lesto centrocampista ospite, che senza neanche tanto furore, fa sua la palla, si gira, esce indisturbato verso la tre quarti ed innesca l’azione, bella, che porta Moschini ad insaccare di testa, sfruttando gli spazi creatasi dall’inconsueta libertà concessa. Il primo tempo termina sull’uno a uno. Nella ripresa, dopo un paio di tentativi, ben sventati dal portiere ospite, Ferri, con un potente tiro dalla distanza, riporta in vantaggio l’Osimana, al termine di una caparbia azione personale. Splendido davvero, ma vanificato ancora una volta, dalla blanda attenzione in fase difensiva, che consente agli ospiti di: tirare in porta da ottima posizione, costringere Pesce al primo miracolo, raccogliere la respinta da fuori area, grande conclusione ed altro miracolo, raccogliere la respinta ed insaccare da sotto misura. Non ci sono parole, purtroppo, se non le lodi a Pesce, che evita anche la sconfitta, salvando la porta, sull’ennesima disattenzione, che lascia il centravanti ospite, presentarsi solo soletto dalle parti del nostro portiere. Ci sarebbe anche la possibilità di giocare gli ultimi 10 minuti in superiorità numerica, per il fallaccio subito da Ripa, ma nel giro di 2 minuti, Baro rimedia, prendendosi il secondo giallo e ristabilire l’uguaglianza. Termina così, senza vincitori né vinti. Sabato, il derby di Passatempo. . . . .

Di admin