1° TORNEO LANARI/BELLEZZA

Segnatevi questi numeri. L’otto, maglia di Federico Casolari metronomo del centrocampo del Sassuolo, una visione di gioco e un’eleganza tecnico-tattica davvero sublime. Poi il tredici, il romanista Dimitros Keramitsis che ha annullato in finale Luca Baldari capocannoniere del torneo (in coabitazione con l’interista Jurgens), colui che con il suo imperioso stacco di testa ha eliminato Chivu dal prestigioso torneo. Senza naturalmente dimenticare il 19 di Gianluca Zambrotta, testimonial azzeccatissimo espressione di classe e signorilità oltre ad essere uno dei pochissimi italiani a sfondare in Liga, con la maglia del Barça, laddove anche uno come Fabio Cannavaro, al Real Madrid, non riuscì ad esprimersi pienamente. Ma all’origine di quei due numeri, l’8 e il 13, c’è racchiusa la settimana più suggestiva e emozionante del nostro calcio. Alla base di quei pochi giorni c’è una programmazione che è durata mesi e si protratta fino a pochi minuti prima della serata inaugurale. Riunioni continue, telefonate, attenzione ad ogni dettaglio, centinaia di km per andare a prendere le squadra a Roma, Milano, Firenze e Sassuolo per condurle in Osimo. La comunione d’intenti tra il Comune nella persona del Sindaco Pugnaloni e l’Osimana con il suo patron Campanelli ha realizzato un evento che ha dato lustro a tutta la nostra regione. La partneship tra pubblico e privato, impostata dal primo cittadino che si è prodigato in tutto e per tutto è riuscita splendidamente. I match al “Diana” e al “Muzio Gallo” hanno visto la presenza di osservatori e scouting da tutt’Italia. La lente d’ingrandimento su cui si è giocato è molto superiore a quanto si possa pensare, basti pensare al riscontro sulla stampa nazionale, Gazzetta in primis. Eventi come questi accresce l’autorevolezza e le potenzialità di squadre del territorio come Recanatese ed Ancona che possono tracciare la strada per un future collaborazioni con le big del nostro calcio. Questo vale in prospettiva anche e soprattutto per l’Osimana che, nel medio termine, potrà pensare sempre più in grande e fare da trano alle altre compagini cittadine. Sognare il professionismo, un domani, per i giallorossi non è utopia. L’esempio arriva da Fermo, con i gialloblù che hanno inanellato sette campionati di serie C (incluso l’ultimo ripescaggio) nella maniera più sobria possibile pescando proprio dalle Primavera di A e B contornate da ragazzi del circondario. Un rapporto che si è creato con il tempo che ha portato i dirigenti canarini a frequentare le stanze altolocate del mondo del pallone. Una logica che porta all’autosostentamento: attraverso la valorizzazione dei giovani la Lega calcio ha riconosciuto ai canarini risorse che hanno rappresentato 1/3 del budget che occorre per costruire una rosa attrezzata per mantenere la categoria. Il Lanari-Bellezza, l’Eccellenza conquistata dagli uomini di Mobili, il vasto settore giovanile dell’Osimana dunque riapre nuove prospettive che fa tornare alla memoria i meravigliosi anni 80. Le stagioni memorabili della C2. Come ai vecchi tempi.