Unione, senso di appartenenza, del dovere e del sacrificio. Nel momento del bisogno, ci si aiuta e si supera ogni ostacolo. L’Osimana è anche questo, l’altra faccia che non si vede, quando dirigenti, giocatori e tifosi, si aiutano per venire a capo di situazioni intrigate. L’orgoglio di chiamarsi Osimana è anche vedere la sua “bandiera”, Giovanni Giacco, passare l’intero pomeriggio, pala in mano, per liberare il campo e permettere l’allenamento voluto da Mr. Mobili. E’ anche vedere, capitan Castorina e compagni, arrivare al campo 3 ore prima, per spalare la neve. Non è stato semplice, ma fatica e sacrificio, hanno dato, come sempre, il loro frutto; allenamento effettuato. Stamattina si replica, perchè fatica e sacrificio, diano il loro frutto…. 

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