Senza girarci tanto su e prendendo di petto le proprie responsabilità, Mister Mobili ci mette la faccia e si assume tutto il carico della situazione che vede l’Osimana racimolare il magro bottino di un punto in tre partite ed allontanarsi pericolosamente dalla zona play-off.

“Credo sia il caso – attacca sconsolato il Mister – che io mi assuma le mie responsabilità. La prestazione di Marzocca è stata vergognosa e ne siamo coscienti. Ho sbagliato la partita, ho sbagliato tatticamente e tecnicamente e me ne assumo tutte le responsabilità”.

E’ un Mobili calmo e consapevole quello che si apre ai nostri taccuini: il Mister non cerca di nascondersi ed affronta la situazione a viso aperto, come sua abitudine :”Non sono riuscito a trasmettere quanto provato in allenamento e questo è colpa mia. Ho sbagliato sia l’approccio tecnico che caratteriale. Non ho trasmesso la voglia di reagire, siamo rimasti neutri e senza gioco quindi è giusto che me ne assuma le responsabilità. Lo dico ai ragazzi che sono sempre disponibili e seri, ma lo dico anche ai tifosi: capisco la loro civilissima protesta e non posso biasimarli. Ci sta che si sentano delusi e che abbandonino le gradinate prima della fine. Sarà nostro primo impegno recuperare il rapporto con la tifoseria e ribaltare questa situazione fin da subito perché l’ambiente merita di più. La partita con la Laurentina ultima in classifica – conclude il Mister – non deve illuderci: sarà una gara difficile e da non sottovalutare perché loro ci terranno a fare bene e per noi diventa inderogabile non solo tornare alla vittoria, ma farlo in maniera convincente. “

L’altra campana, quella della Società, nelle parole del Presidente Campanelli: “le parole del Mr. gli fanno onore, ma quando le cose non vanno, non ci possono essere responsabilità specifiche. Nelle vittorie e nelle sconfitte, dobbiamo essere squadra e colpe ed onori, vanno distribuiti. Abbiamo un allenatore capace, una rosa importante ed una Società presente, nulla che può spiegare un campionato mediocre come l’attuale. L’apatica prova di sabato, non è suffragata dai test fisici, né dall’ipotetico menefreghismo o scarso impegno dei giocatori, che sono sposati alla causa, fin dal 31 luglio, primo giorno di ritiro, con dedizione esemplare. Il mistero rimane, tanto che ieri la squadra si è chiusa in privato, nello spogliatoio per oltre un’ora, cercando di capire loro stessi, il male che li affligge. Credo che questo sia il momento in cui resettare quanto del passato, fare quadrato e concentrarci solo ed esclusivamente ai prossimi 90 minuti, cancellando perfino il nome dell’avversario. Sono sicuro dell’impegno ed attaccamento alla maglia di ogni singolo giocatore, come delle capacità del tecnico, quindi per sabato mi aspetto una prova maiuscola. Capisco anche l’umore dei nostri tifosi, che ci sono sempre vicini, ma proprio per il loro attaccamento all’Osimana, gli chiedo di sostenere i ragazzi, spingendoli oltre l’ostacolo.”

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