“IO L’HO VISTA COSI'” : DI CARLO NARDI

Quando uno di cognome fa Dell’aquila non c’è da sorprendersi se consideri l’area avversaria come il suo naturale territorio di caccia. Così senza volarci tanto su, il “Rapace” in livrea giallorossa si avventa sulla difesa avversaria e la riduce in brandelli dopo solo 45 minuti.  Tre gol ed un assist nel primo tempo ed un gol nella ripresa, rappresentano un bottino di tutto rispetto anche se ottenuto contro una difesa non certo insuperabile, visto che tutte le conclusioni dei gol sono avvenute dall’interno dell’area avversaria. Dell’Aquila si porta a casa il pallone della sfida con tutte le firme dei compagni di squadra e raggiunge così quota 13 nella classifica marcatori, a soli 5 gol dal traguardo personale delle 150 marcature in carriera.  Il ‘pokerissimo’ lo firma Madonna per un cinque a zero finale che chiude una settimana non certo indimenticabile per i Giallorossi. Un risultato che rappresenta il ‘minimo sindacale’ secondo gli ‘Ultras’ che hanno manifestato attraverso lo sciopero del tifo il proprio dissenso per le deludenti prove esterne della squadra. Un ruolino, quello lontano dalle mura domestiche, assolutamente deficitario, poiché l’Osimana ha un’ottima resa interna, ma assolutamente sotto le previsioni nelle trasferte : infatti lontano dal ‘Diana’ ha ottenuto solo 6 dei 30 punti in classifica. Uno ‘score’ che deve far pensare e che è evidentemente di carattere più psicologico che tecnico-tattico. Forse è solo questo il grande cruccio di Mister Mobili che con grande senso di responsabilità si è assunto tutto il carico della situazione e sta cercando di invertire la tendenza esterna. Tornando alla partita di sabato scorso c’è poco da aggiungere. L’Osimana ha fatto la sua gara con il piglio e la superiorità che dalla carta si è trasferita al rettangolo di gioco e concedendo agli avversari solo una pericolosa conclusione di testa di Caprini su invito di Fiori quando si era già sul 3 a 0 per i locali: bel gesto atletico ma palla alta sopra la traversa. L’Osimana adottava il solito 4,2,3,1: di fronte ad un inoperoso Pesce, la linea difensiva era composta da Castorina, Bergamini, Risté e Montesi; Ferri e Gasparini in mezzo e Madonna, Streccioni e Cerbone a sostegno di Dell’Aquila. Tra le cose più belle viste nel match, non si può dimenticare la bellissima ‘bicicletta’ di Cerbone che al 5’ viene imbeccato da Streccioni e da fuori area non esita ad emulare Ronaldo con un ottimo risultato estetico e tecnico che finisce potente nello specchio di porta ma che il portiere sventa in angolo con qualche apprensione. Un elogio a parte lo merita anche Madonna e non solo per il gol servito su un piatto d’argento da Dell’Aquila, ma soprattutto perché il classe 2000 si fa trovare sempre pronto e non esita a confrontarsi con ruoli anche non propriamente suoi ogni qual volta il Mister glielo chieda. Nato con la propensione all’attacco, l’abbiamo spesso visto anche esterno difensivo confrontarsi, lui che non ha certo nell’imponenza fisica la sua dote principale,  con pesi massimi dell’attacco avversario senza mai soccombere e questo merita un elogio per l’abnegazione e l’attaccamento alla maglia. Nel finale tourbillon di sostituzioni con in campo la linea verde composta da Mezzelani, Leonardi, Magrini, Gallina e Pasquini, quest’ultimo tenuto a riposo con Iannacci e Micucci, per malanni non ancora definitivamente alle spalle.

Ora c’è da invertire la tendenza esterna con la difficile trasferta di Osimo Stazione. C’è ancora tempo per chiudere bene il campionato e trovare quella continuità che è sempre mancata e che risulta il vero gap di questa squadra.

 

Carlo Nardi      

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