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La partita che non t’aspetti. Un’Osimana irriconoscibile, timorosa e timida nel primo tempo e svagata e confusionaria nel secondo, sbanda al cospetto di una squadra ben messa in campo, ordinata ed una grande individualità in avanti. Finisce 4 a 1 per il Piandimeleto, con Monaldi mattatore ed autore di una tripletta. Cambia assetto, Mr. Leonardi. Vaccarini in porta. Consueta difesa a tre: Postacchini, Brasili e Lucarini. Centrocampo inedito con Campanelli, Gabbanelli e Sow. Bediako e Durazzi sugli esterni. Pericolo e Giuliani in attacco. Approccio morbido, gioco accademico, poco dinamico. Il primo tempo sembra non decollare, con gli ospiti a controllare ed i padroni di casa, poco incisivi e bloccati. Giuliani isolato in avanti, a combattere contro tutta la difesa ospite ed il resto della squadra, poco propensa ad accompagnare la manovra. Ne scaturisce una partita scialba, ravvivata da un’incursione di Pericolo ed una di Campanelli, a destare il torpore generale. Sul finire del tempo, le due reti del Piandimeleto. Due contropiedi, generati da errori tecnici e di piazzamento, ben sfruttati da Seck prima e da Monaldi poi. Nella ripresa, l’Osimana sembra premere sull’acceleratore. Diverse situazioni pericolose, anche se il portiere Mancioli rimane inoperoso. Al 10°, doppio cambio nell’Osimana. Cingolani prende il posto di Gabbanelli e Castellano quello di Campanelli. Neanche il tempo di vedere gli effetti della mossa tattica e Monaldi, approfitta di un’amnesia difensiva per portare a tre, le marcature ospiti, con un bolide da poco fuori area. L’Osimana non ci sta, prende ad attaccare ed ottiene la rete della speranza, con Postacchini. Splendido colpo di testa su traversone dalla destra. La speranza della rimonta, si ferma su alcune incursioni di Bediako e Pericolo. Giuliani si sbatte da leone, ma la precisione al tiro gli difetta. Si arriva così al 90°, quando un’indecisione di Vaccarini, spiana la strada al 4 a 1 definitivo di Monaldi. Una brutta partita, una sconfitta, la seconda consecutiva, nel mezzo di una stagione galvanizzante. I tifosi inneggiano ancora a fine partita e la squadra ringrazia sotto la curva. Tanto affetto va ripagato.

Di admin