Si (ri)parte. Dopo la sconfitta nel derby di Coppa Italia contro il Castelfidardo, l’Osimana è pronta a tornare in campo, stavolta in casa dell’Atletico Porto Sant’Elpidio per il primo match del Campionato. I ragazzi di mister Mobili stanno ultimando in queste ore la loro preparazione, sia fisica che tattica, in vista dell’incontro di domenica.

Tra di loro c’è Alex Buonaventura, veterano della formazione giallorossa e autore di un goal nel derby dello scorso fine settimana. “Stiamo lavorando bene. È un percorso di crescita iniziato a fine luglio, sicuramente andrà sempre meglio” commenta Buonaventura dal campo del Santilli di Osimo, dove si sta allenando.

La mente, come è naturale che sia, ritorna alla prima di coppa del 4 settembre ed a tutto quello che non ha funzionato. Una partita piena di colpi scena, combattuta sino all’ultimo e che ha visto le due squadre affrontarsi per tutti i 90 minuti di gioco, lasciando col fiato sospeso e l’incertezza del risultato i tifosi. Entrambe hanno segnato, due volte il Castelfidardo (che si è portato a casa la vittoria) ed una l’Osimana, con la firma proprio di Buonaventura. Diverse le occasioni non trasformate in goal, complice la sfortuna ed una fatale imprecisione sottoporta. Spazio per i rimpianti, comunque, non ce n’è. “È stata una partita difficile, sapevamo di affrontare una squadra brillante” dice Buonaventura riavvolgendo il nastro. “Dopo il primo quarto d’ora abbiamo cominciato a ribattere colpo su colpo. Forse siamo stati un po’ imprecisi ma sicuramente ci servirà come lezione per il futuro” aggiunge.

È una carriera da “veterano” quella di Alex Buonaventura, che a 36 anni continua a calcare l’erba dei campi da gioco come fosse il primo giorno. “È sicuramente un piacere essere tra i più esperti del gruppo” dice. E sul suo rapporto con le nuove leve giallorosse: “Io ho tanto tanto da imparare da loro, non sono l’unico a dare consigli. Hanno la fortuna di giocare in una squadra che presta molta attenzione ai giovani”. Un clima quasi privilegiato, nel quale progredire e svilupparsi a contatto con autentici “maestri” di questo sport. “Hanno tante capacità ed abbiamo molta fiducia in loro” conclude Buonaventura.

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