Grandi giocatori ma soprattutto, grandi ragazzi. Sono gli Allievi dell’Osimana, protagonisti lo scorso fine settimana di un gesto di fair play d’altri tempi. Guidati da mister Francesco Giacco, i piccoli giallorossi stavano disputando la loro sfida contro il Candia, in trasferta. Ancora sullo 0-0, l’Osimana riesce finalmente a trovare lo spazio per tentare il tiro e trova subito la porta. È 1-0. Poco più dietro, però, a terra è rimasto un giocatore anconetano, fermato da un contatto fortuito con un giallorosso. Tutto regolare per l’arbitro: l’azione è valida. Ma in panchina la morale prevale sull’agonismo e mister Giacco dà l’ordine che nessuno mai si sarebbe aspettato. «Fateli pareggiare» dice ai suoi ragazzi. Che così fanno, senza battere ciglio. Non li soddisfa l’idea di lasciare il campo con una vittoria a metà, regolamentare ma conquistata approfittando della difficoltà degli avversari. Perché il calcio è questo, è l’essere sempre pronti a tendere la mano all’avversario in difficoltà, senza approfittarsene. Ed ai ragazzi va insegnato prima di tutto il rispetto, una qualità che va ben oltre il saper palleggiare o andare in rete. Perché magari, un giorno, questi ragazzi smetteranno di giocare a calcio e dimenticheranno i cross ed i dribbling. Di certo, però, non dimenticheranno mai quelle lezioni di vita che li hanno formati, aiutati a crescere. «E’ stato un gesto istintivo» dice mister Giacco commentando il suo gesto. «Ho fatto la prima cosa che mi è venuta in mente, quella che ritenevo più giusta» continua. Eroe o meno, il gesto dei giallorossi non è passato inosservato. L’intero stadio è esploso in un applauso d’umanità, che va oltre i propri colori. Ed anche se l’Osimana, per la cronaca, la sfida contro il Candia l’ha poi vinta per 4-2, la prima coppa, i senza testa, l’avevano già portata a casa ad un quarto d’ora dalla ripresa.

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