Si chiude una pagina di storia del calcio marchigiano. A 43 anni, infatti, va in “pensione” Mauro Chiodini, portiere talentuoso che ha trascorso gli ultimi anni della sua carriera indossando la maglia dell’Osimana. Una storia, la sua, ricca di esperienze di livello, comprese le tre stagioni in Serie B col Frosinone. Troppe per ricordarle, ancora, quelle in D. Domenica scorsa, però, Chiodini la sua ultima partita l’ha giocata coi colori giallorossi. L’occasione è stata offerta dal derby contro la Jesina, l’ultima di campionato per i “senza testa”. In campo c’è stato poco, Chiodini: dieci minuti o poco più ma quanto basta per salutare i tanti tifosi accorsi per vedere la sua squadra giocare. Ed il loro affetto, a fine partita, nel momento del saluto alla curva, non è mancato. «E’ stata molto sofferta, ci tenevamo a finire nel migliore dei modi» racconta della sfida contro Jesi. Purtroppo, nonostante la vittoria sul campo, l’Osimana è infatti rimasta fuori dalla zona playoff per una manciata di punti. «Arrivare il primo anno d’Eccellenza al quinto posto è un obiettivo importante» aggiunge, ricordando la cavalcata in Promozione del 2021-22 e l’approdo nel massimo campionato regionale quest’anno. «Siamo rammaricati ma non possiamo darci colpe: abbiamo dato tutto». «Sono orgoglioso di aver giocato l’ultima partita con questa squadra, dopo due anni splendidi» continua ancora Chiodini. «Sono stato in una squadra di uomini veri e ci tenevo a finire nel migliore dei modi» si congratula coi suoi compagni. «Gli anni sono volati ed in campo ho ripensato un po’ a tutte le mie esperienze passate. Ho iniziato che avevo 15 anni…» si abbandona infine ad un momento amarcord.

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