«L’avvocato Grassani mi ha chiamato nei giorni scorsi per avvisarmi che lunedì, alle 14:30, verrà discusso il nostro caso». A comunicare la notizia è il presidente dell’Osimana, Antonio Campanelli. «Speriamo che venga fuori ciò che è giusto che emerga» è il suo augurio per la complicata vicenda giudiziaria seguita alla trasferta di Massa Martana. Conforta, però, il calore dei tifosi che continuano a sostenere la Società anche in questo momento di difficoltà. «Ho saputo che i 300 biglietti a disposizione sono stati venduti in poche ore» ricorda Campanelli dell’ultima partita disputata, il derby contro Castelfidardo. Domenica scorsa, al Mancini, è arrivato un pareggio. «I ragazzi vanno elogiati perché non è facile recuperare energie fisiche e mentali vista la situazione» fa il presidente. Che appare emozionato nel commentare la raccolta fondi avviata dai tifosi per sostenere l’Osimana. «È una cosa molto bella, noi abbiamo appoggiato l’iniziativa di scrivere il nome di ogni donatore sulla maglia da gioco della prossima stagione. Al di là del fatto economico, che pure ci fa sicuramente comodo, l’orgoglio di onorare una maglia che manifesta l’appartenenza e la vicinanza della nostra gente, la nostra famiglia. Faremo di tutto per disegnare una bella maglia e far vedere a tutti quante persone si sono legate all’Osimana» promette. Ma l’incombenza, nell’immediato, è un’altra e si chiama Monturano Campiglione, domenica 17 marzo alle ore 14.30. Il campo di battaglia: lo stadio “Vianello” di Offagna che sarà a porte chiuse. «Siamo diventati itineranti, ci dispiace rimanere da soli in un momento delicato come il finale di stagione ma la situazione è questa e dobbiamo prepararci» anticipa il presidente. «Dobbiamo raccogliere energie mentali e fisiche e mettere in campo tutte le energie che abbiamo per sperare in qualcosa di buono» continua. Poi il focus sul settore giovanile. «Continueremo a puntarci molto, se vogliamo fare un calcio bello e sano dobbiamo partire da qui» precisa Campanelli. «Abbiamo fatto davvero un bel lavoro, ne sono orgoglioso».

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