«Non ci saranno altri ricorsi, la chiudiamo qui». A porre la parola fine sull’affaire Massa Martana è Antonio Campanelli, presidente dell’Osimana. I giallorossi si chiamano fuori dopo la revisione della maxi-sentenza comminata dalla terna arbitrale del match di coppa contro l’Atletico BMG, in quel di Massa Martana – appunto. «Mettiamoci una pietra sopra ma una pietra che ci deve far ricordare tante cose» fa il presidente dopo la riduzione da 18 a 6 mesi della squalifica del Diana (con conseguente obbligo di disputare le partite in campo neutro ed a porte chiuse). «Ci siamo scoperti un po’ deboli di fronte agli eventi» aggiunge. Ma soprattutto, ciò che resta è una bella lezione di fair play. «Dobbiamo essere tutti più consapevoli, soprattutto chi commette certi gesti per i quali poi paga la Società, visto che in questo momento il prezzo più alto lo stanno pagando i giocatori, gli allenatori e tutto lo staff» fa Campanelli. Che aggiunge: «come Società dobbiamo prendere atto dei fatti, abbiamo scoperto dei punti deboli cui porre rimedio perché non possiamo essere in balia degli eventi». L’importante, in ogni caso, è uscirne a schiena dritta. Soprattutto ora che la fine del campionato è sempre più vicina ed i numeri per sognare qualcosa di più, all’Osimana, di certo non mancano. Lo dimostra l’importante vittoria contro Monturano nella prima partita giocata in quel di Offagna, la nuova casa dell’Osimana fino a fine stagione. «Colgo l’occasione per ribadire che a questi ragazzi bisogna fare tutte le lodi del caso visto che non è facile scendere in campo per giocare sereni» puntualizza Campanelli. «Siamo partiti con obiettivi più ambiziosi ma le cose non sono girate per il verso giusto tra infortuni, traverse, pali e rigori» ricorda. «Non è stato il nostro anno ma ci restano quattro partite da onorare per arrivare il più avanti possibile» conclude il presidente giallorosso.

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